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Rincari in condominio: tra inflazione e prezzi che salgono

L’aumento delle bollette del gas e della luce è l’ennesimo problema che si aggiunge alle preoccupazioni delle famiglie italiane: già provate dalle condizioni lavorative difficili durante il periodo del Covid (tra chiusure e cassa integrazione), molti proprietari di casa si sono trovati a chiedere finanziamenti per anticipare i costi dei lavori condominiali in attesa dei bonus. Adesso, però, i rincari in condominio rischiano di mettere a dura prova le finanze delle famiglie.



Inflazione e prezzi che salgono

L’ascesa dei prezzi delle materie energetiche rende le bollette la principale preoccupazione degli italiani: il rincaro a doppia cifra è legato all’incremento del prezzo del gas usato per generare energia elettrica, che in ottobre si prevede raggiungerà costo del +80%.


L’inflazione riguarda anche i generi alimentari, con gli incrementi più significativi nei prodotti di prima necessità (come l’olio, che è arrivato + 70%).


Rincari in condominio

Le difficoltà per i condomini non riguardano soltanto i rincari delle bollette, ma l’intera gestione condominiale, dagli interventi di ristrutturazione alla manutenzione del verde.


Qualche esempio? L’installazione di ponteggi qualche anno fa si assestava su un prezzo di 12/13 euro al metro quadro, mentre adesso in alcune città sfiora i 40 euro al metro quadro. Incrementi anche per le opere di pittura che arrivano in certi casi a 800 euro per 20 metri.


La preoccupazione dei condomini

Per rispondere ai rincari le soluzioni sono varie – dal bloccare il costo del gas a prevedere sostegni per le famiglie e per le imprese – ma, purtroppo, a oggi, il legislatore non propone risposte.


Con l’Italia in campagna elettorale e l’incertezza sul governo che verrà, è probabile che occorrerà aspettare sino alla fine anno perché il tema giunga all’ordine del giorno.

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