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Milano capitale dell'edilizia verde

Secondo il New York Times, Milano è “la capitale italiana dell’edilizia verde”. Comprendere il significato di green building è fondamentale per creare degli edifici a impatto zero.



Quando un edificio è sostenibile?

Un edificio è sostenibile quando il suo impatto sulla salute umana e sull’ambiente è il minore possibile. Dalla progettazione alle fasi esecutive tutto deve essere concepito per dar vita a una costruzione performante e sostenibile, dal punto di vista del benessere di chi lo abita quanto all’impronta ecologica. In buona sostanza, gli edifici verdi sono pensati per inquinare meno e garantire una qualità della vita superiore per chi ci vive.


Per far in modo che un edificio sia considerato sostenibile è necessario ridurre l’impatto ecologico per tutto il suo ciclo vitale. Ciò comporta scelte progettuali molto attente, una selezione accuratissima di materiali e tecnologie e uno studio dettagliato dell’aspetto legato all’assorbimento energetico degli edifici. In questo senso, dunque, l’edificio non è considerato più un semplice contenitore, quanto piuttosto un organismo olistico in completa relazione sia con chi lo vive che con l’ambiente circostante, nel quale deve integrarsi il più possibile senza deturpare, e riducendo al minimo le proprie emissioni inquinanti.


La filosofia del green building

Il concept che sta alla base della filosofia legata al green building si basa sulla presa di coscienza dell’alto livello di inquinamento che caratterizza il nostro pianeta, così come delle sue scarse risorse idriche e della problematica dei cambiamenti climatici. A questo si accompagna una sempre più marcata consapevolezza da parte delle aziende di costruzioni, che sposano ora approcci sinergici nei quali si sperimenta la fusione di eccellenza tecnologica, sostenibilità ambientale, innovazione, design e qualità costruttiva.


Gli edifici green sono considerati sempre più appetibili nel mercato immobiliare, grazie all’elevato comfort abitativo e all’eccellente efficienza energetica che li contraddistingue. Una casa ecosostenibile è, per sua natura, meno “energivora” e questo significa che il fabbisogno energetico che richiede è decisamente inferiore rispetto a quello di un edificio tradizionale. L’impiego di impiantistica di nuova generazione e di tecnologie rinnovabili permette un’armonizzazione fluida degli investimenti iniziali in tempi relativamente brevi, a fronte di un risparmio concreto sui consumi e di un incrementato benessere abitativo.

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