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Mercato immobiliare: ancora in calo nel 2023

Secondo gli ultimi dati dell’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica), nel primo trimestre 2023 sono diminuite le convenzioni notarili di compravendita e le altre convenzioni relative ad atti traslativi a titolo oneroso per unità immobiliari.



Cerchiamo di capire cosa ci dice l’ultima indagine e qual è la situazione delle compravendite in Italia.


I dati del primo trimestre 2023

Nell’analisi ISTAT, nel primo semestre 2023 le compravendite su base notarile hanno registrato un calo del 5% rispetto al trimestre precedente e dell’11% su base annua.


Per quanto riguarda, invece, le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare la diminuzione è del 12,6% rispetto al trimestre precedente e del -31% su base annua.


In ogni caso, si tratta di un calo che si osserva dal secondo semestre del 2022.


Mercato immobiliare in Italia: breve panoramica

Nei dati forniti dall’ISTAT sulle compravendite e i mutui di fonte notarile emerge che, a parte il Nord-est (che ha riportato un +1%), il settore abitativo ha avuto delle performance negative in tutte le suddivisioni geografiche del Paese, se confrontate a livello congiunturale:

  • Nord-ovest: -11,3%;

  • Centro: -4,3%;

  • Sud: -4,7%;

  • Isole: -2,2%.


Su base annua, invece, ecco quali sono state le variazioni del settore abitativo :

  • Nord-Ovest:-16,5%

  • Nord-Est: -7,8%

  • Centro: -16%:

  • Sud: -4,6%

  • Isole: -4,9%.


La maggior parte delle convenzioni stipulato ha riguardato trasferimenti di proprietà di immobili a uso abitativo, il 5,9% immobili a uso economici e soltanto per lo 0,3% si è trattato di convenzioni a uso speciale e multiproprietà.


Se, da un lato, le transazioni immobiliari sono calate dell’11,6% in confronto al primo trimestre 2022, il dato positivo arriva dal settore economico, in cui hanno registrato un +1,6%.


Ad ogni modo, il calo del mercato immobiliare nel I trimestre 2023 non solo segue la scia negativa del III e nel IV trimestre del 2022, ma sottolinea anche la contrazione di un settore trainante, quello abitativo, come segnalato anche dall’ISTAT.

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