Nei primi sei mesi del 2023, si è registrata una diminuzione del 19% dei lotti messi all’asta: se infatti nei primi sei mesi del 2022 erano stati 112.916, quest’anno sono stati 91.300 per un valore complessivo dell’offerta minima di partenza pari a circa 14,5 miliardi di euro, rispetto ai 18,8 miliardi dei primi sei mesi dello scorso anno. Questo quanto emerso dall’osservatorio quadrimestrale ”Cherry Brick” di Cherry Srl.
La geografia delle aste
Da gennaio a giugno 2023 sono stati pubblicati sul “Portale Vendite Pubbliche” nuovi avvisi d’asta per quasi 88.000 lotti: il 54% fa riferimento ad immobili ad uso residenziale, il 20% ad uso commerciale e solo il 4% ad uso industriale, mentre un 23% è composto da altre categorie immobiliari.
A livello regionale, il 14% delle aste pubblicate è localizzato in Lombardia, il 12% in Sicilia e il 10% nel Lazio e, fanalino di coda, la Valle d’Aosta (122). A livello macro-territoriale, la maggior concentrazione risulta nel Centro Italia (26%), seguito da Sud (23%), Nord-Ovest (23%), Isole (16%) e Nord-Est (12%).
A livello di grandi città, Roma si conferma la capolista per numero di aste censite (2.259), seguita da Napoli (586), Torino (451) e Milano (429).
Guardando alla provincia, la Città Metropolitana di Roma guida la classifica con 5.446 aste pubblicate, seguita a distanza da Perugia e da Catania (rispettivamente con 2.510 e 2.151).
Inoltre, a livello di Tribunali locali, quello in cui sono state pubblicate il maggior numero di nuove aste è quello di Roma (2.886), a cui seguono Brescia (1.927), Catania (1.848) e Milano (1.778).
Le aste avvenute
I lotti oggetto di asta nei primi sei mesi del 2023 sono per la maggior parte di tipo residenziale (55%), seguiti da quelli commerciali (19%) e poi quelli industriali (4%). La Lombardia è il territorio in cui si è tenuto il maggior numero di aste con quasi 11mila immobili all’incanto, pari al 13% dei lotti andati all’asta su tutto il territorio nazionale.
Base d’asta media
La base d’asta media delle vendite del primo semestre del 2023 ammonta a circa 159mila euro. In dettaglio, la base d’asta media degli immobili industriali è di 641mila euro, mentre quella degli impianti sportivi è 529mila euro. Il valore degli immobili commerciali si assesta a 174mila euro e quello degli immobili residenziali a 126mila euro.
A livello regionale, il Trentino-Alto Adige è la regione in cui il valore medio dei lotti messi all’asta è stato mediamente più alto con un valore pari a 260mila. Invece, per quanto riguarda il valore della somma di base d’asta complessiva a livello regionale, il Lazio si assesta su 2 miliardi di euro, seguito dalla Lombardia con 1,8 miliardi e dalla Toscana con 1 miliardo, mentre a livello provinciale la Città Metropolitana di Roma risulta prima con un valore di 1,5 miliardi, seguita, ma a notevole distanza, da Perugia e Napoli rispettivamente con 394mila euro e 372mila euro.
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