Agli intestatari o cointestatari di un contratto di locazione relativo all’abitazione principale, intesa come quella in cui vivono abitualmente, è riconosciuta la detrazione dell’affitto. Il canone risulta infatti tra le spese detraibili con la dichiarazione dei redditi 2023.
Affitto: agevolazioni e detrazioni a seconda della tipologia di contratto
Dato che ci sono diverse tipologie di agevolazioni, per determinare l’importo che potrà essere detratto, bisogna tener presente la tipologia di contratto d’affitto:
Stipulati da studenti universitari fuori sede ad almeno 100 km dal comune di residenza;
Stipulati da giovani fino a 31 anni non compiuti;
Stipulati da lavoratori dipendenti, in occasione di trasferimenti per motivi di lavoro ad almeno 100 km di distanza per i primi tre anni dal trasferimento.
L’Agenzia delle Entrate per la compilazione del modello 730/2023 ha indicato nelle istruzioni che le detrazioni sono riconosciute e calcolate in base a:
importo del reddito complessivo;
numero di giorni in cui si è utilizzato l’immobile.
Le detrazioni non sono cumulabili, ma il contribuente può scegliere quella a lui più favorevole.
Se il rimborso spettante è superiore all’imposta dovuta dal contribuente, verrà riconosciuto un credito pari alla detrazione che non ha trovato capienza nel’Irpef.
Detrazione affitto 730/2023 su contratto a canone libero: cosa sapere
Cambiano in base al reddito dell’inquilino, soprattutto se basso e sotto una determinata soglia. Vediamo gli scaglioni:
300 euro se il reddito complessivo è inferiore a 15.493,71 euro;
150 euro se il reddito complessivo è compreso tra 15.493,71 euro e 30.987,41 euro.
Nessuna detrazione, invece, per chi percepisce un reddito complessivo superiore a questa soglia.
Contratto a canone concordato: cosa si può detrarre
Le detrazioni fiscali sugli affitti 2022 relative a questa tipologia di contratto, si basano sugli stessi scaglioni indicati sopra, ma con importi diversi.
Vediamo qual è il vantaggio degli inquilini che hanno un basso reddito o che rientrano in nei limiti dei seguenti scaglioni:
Detrazioni fiscali sugli affitti pari a 495,80 euro su un reddito complessivo annuo di 15.493,71 euro.
Agevolazione fiscale che scende a 247,90 euro, per scaglione di reddito tra 15.493,71 euro a 30.987,41 euro.
Oltre i 30.987,41 euro, nessuna detrazione fiscale sugli affitti a canone concordato.
Detrazione per i giovani tra i 20 e i 30 anni
Dal 1 gennaio 2022, quando si tratta di detrazione per giovani tra i 20 e 30 anni (fino ai 31 anni non compiuti), l’inquilino può ricevere delle agevolazioni fiscali sugli affitti 2023 ancora maggiori, in base ad un basso reddito.
Vediamo in che modo:
Detrazioni fiscali sugli affitti per un importo di 991,60 euro per i primi 4 anni (prima erano 3) di locazione. Pari a circa il 20% dell’ammontare del canone d’affitto, per un importo di detrazione comunque non superiore ai 2.000,00 euro.
Base reddito annuo del giovane inquilino inferiore a 15.493,71 euro.
Inquilino con un’età compresa tra i 20 e i 31 anni non ancora compiuti.
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