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Chi paga l'antenna TV guasta in affitto?

Vivere in un condominio comporta la condivisione di spazi e servizi comuni, tra i quali rientra anche l’impianto TV centralizzato. Ma cosa accade quando l’antenna si guasta e la ricezione dei canali diventa impossibile?



Chi deve farsi carico delle spese di riparazione o sostituzione, il proprietario o l’inquilino? La risposta agli interrogativi dipende dalla natura del guasto all’antenna TV. Dunque, esaminiamo i casi specifici e le normative vigenti che disciplinano le responsabilità.


Chi paga l’antenna centralizzata in un condominio?

Secondo l’articolo 1117 del Codice civile, l’antenna centralizzata è considerata una infrastruttura centralizzata, perciò rientra nelle parti comuni del condominio.


Solo un atto di acquisto o il regolamento condominiale approvato all’unanimità, possono stabilire diverse disposizioni e utilizzi differenti di questo bene condominiale.


Ciò significa che la responsabilità per la sua manutenzione e il suo corretto funzionamento ricade sul condominio, quindi nella persona dell’amministratore condominiale. Ma chi paga in caso di guasto dell’antenna? Proprietario o inquilino?


Chi deve pagare le spese dell’antenna?

Le spese condominiali relative all’antenna TV centralizzata si dividono in due seguenti categorie:

  • Spese ordinarie: riguardano la manutenzione ordinaria dell’impianto, come la pulizia, il controllo periodico e la sostituzione di piccole componenti;

  • Spese straordinarie: sono relative a interventi più importanti, come la sostituzione dell’intero impianto o l’adeguamento a nuove tecnologie.

L’articolo 1576 del Codice civile disciplina la suddivisione delle spese nel caso di un appartamento in affitto all’interno di un edificio condominiale. Le spese ordinarie sono a carico del conduttore inquilino, Mentre, i costi delle spese straordinarie sono responsabilità del proprietario locatore.


Chi paga l’antenna TV guasta in affitto?

In caso di guasto dell’antenna TV, la responsabilità e i costi per la riparazione dipendono dall’entità del guasto. Per legge, devono essere stabiliti come segue:

  • Quando paga l’inquilino: se il guasto è di lieve entità o è responsabilità della mancata manutenzione ordinaria, e non richiede interventi invasivi, le spese per la riparazione sono a carico dell’inquilino;

  • Quando paga il proprietario: invece, quando il guasto è grave e richiede interventi di rilievo, compresa la sostituzione dell’antenna TV, le spese per la riparazione o sostituzione sono a carico del proprietario di casa. Il proprietario deve farsi carico anche delle riparazioni di maggiore entità durante tutta la durata del contratto di locazione.


Tuttavia, questa distinzione tra piccole e grandi riparazioni è spesso oggetto di controversie, perché non sempre è facile distinguere tra riparazioni ordinarie e lavori straordinari. In caso di dubbi, si consiglia sempre di favorire il dialogo, e di consultare l’amministratore di condominio o un esperto del settore.


Sicuramente il principio della suddivisione dei costi è lo stesso che regola quello delle spese condominiali o della gestione di alcuni elettrodomestici come il forno.


Ad esempio, l’inquilino in affitto paga le spese condominiali per l’utilizzo del riscaldamento centralizzato, mentre i costi per sostituire l’impianto rotto o da adeguare spettano ai proprietari. Lo stesso vale per l’antenna:

  • le riparazioni di piccola entità, o i costi ordinari, sono a carico dell’inquilino;

  • gli interventi straordinari, come la sostituzione dell’antenna o l’aggiornamento tecnologico dell’impianto, spettano al proprietario.

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